Una cosa è certa, per affrontare al meglio l’inverno, riducendo le spese e dimezzando gli sprechi l’isolamento termico è quello che ci vuole! Ma per chi non lavora in questo settore non è così facile muoversi: quale sarà il più conveniente? E il più duraturo? Quale comporterà un maggiore risparmio?
Ma soprattutto, cappotto o insufflaggio? Mettiamo a confronto questi due metodi di isolamento e cerchiamo di capire quale sia il vincitore della “sfida”.
Innanzitutto, bisogna capire in cosa consistono entrambi. Il cappotto termico è un isolamento ottenuto da una sovrapposizione di strati isolanti applicati internamente o esternamente. L’insufflaggio invece è una tecnica che prevede l’inserimento di un prodotto isolante nell’intercapedine (lo spazio vuoto entro i muri o sotto il tetto, per esempio).
Dunque, queste due tecniche si distinguono essenzialmente per la tipologia di isolante che viene utilizzato: se nel cappotto è un pannello, nell’insufflaggio è generalmente un materiale che viene spruzzato e poi si solidifica. Questa prima differenza comporta innanzitutto tempistiche di intervento molto diverse.
Il cappotto, infatti, richiede dei lavori più invasivi, soprattutto per quanto riguarda quello esterno. In questo caso è necessario anche un permesso speciale condominiale, poiché il cappotto cambia l’aspetto dell’intero edificio. Quello interno invece, può essere svolto in autonomia ma comporta una significativa riduzione degli spazi, quindi diventa necessario ripensare la disposizione dei mobili.
L’insufflaggio è realizzabile in modo più veloce e semplice e costa anche meno rispetto al cappotto. In un solo giorno il lavoro è concluso! Inoltre, andando a riempire le intercapedini è possibile evitare di alterare gli spazi e godere di un ambiente più caldo senza trasformare la casa in un “cantiere”.
L’aspetto del muro quindi resta invariato, nessun mobile ha bisogno di essere spostato e si adatta anche alle superfici più critiche. Questo invece non accade con il cappotto termico, che tende ad avere più difficoltà ad adeguarsi a zone complesse, con il rischio poi che si creino ponti termici e quindi dispersioni di calore.
Tutto chiaro adesso? M se avete bisogno di qualche consiglio in più noi della Impertosi Srl siamo pronti ad aiutarvi e guidarvi nella scelta dell’isolamento che fa al caso vostro!